TRASGRESSIONI Mi espando e vivo illegalmente in aree che gli altri non riconoscono reali. Là mi fermo ed espongo il mio mondo perseguitato, lo riproduco con amarezza e renitenza, là lo affido ad un sole senza forma né luce, immobile, personale. Là accado. A volte però Tutto questo s'arresta. E mi restringo, a forza rientro (rassicurante) nell'area ammessa e legale, nell'amarezza terrena. E mi smentisco.
Kikì Dimulà Dall'antologia Per un'introduzione alla poesia greca contemporanea, a cura di Paola Maria Minucci (1992)
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