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Zanzotto, il Pil, i regali
Di Carvelli (del 19/01/2012 @ 13:00:40, in diario, linkato 804 volte)

Mai come questo Natale ho ricevuto regali belli. E utili. Non ho avuto la sensazione del riciclo che pure sarebbe potuto essere, stante la crisi, materia dell'economia gestionale natalizia. E invece, a conferma della proporzionalità inversa tra crisi e valori, così non è stato. Cito da un libriccino piccolo ma ricco di spunti che ho ricevuto. Un piccolo diario-intervista del grande poeta Andrea Zanzotto. Il titolo è Ascoltando dal prato (interlinea). Scrive Zanzotto. "L'idea capitalistica del Pil che dice che tutto deve crescere porterà al disastro, mentre la legge della natura prevede una nascita, una crescita e un declino. E' una cosa immonda che non si diano notizie su quello che sta accadendo. Tutti cercano di dimostrare che possono sopravvivere. Sopravvivono i più forti e i più stolti. La fabbrica del cretinismo del mercato domina su tutto e i pubblicitari sono dei cinici spaventosi". Poi dicono che i poeti dovrebbero occuparsi solo di poesia! Non sarebbe più saggio chiedere agli economisti di occuparsi di poesia?