Una poesia di Kurt Marti (da Orazioni funebri - Crocetti)
Di Carvelli (del 02/02/2012 @ 09:00:49, in diario, linkato 1482 volte)
che sollievo poter anche dire almeno una volta: no non era efficiente e cambiava spesso lavoro no non era diligente e lavorava soltanto se non aveva altra scelta
se no preferiva leggere SPORT o PLAYBOY si piazzava al cinema già al pomeriggio (EDDIE CONSTANTINE era il suo preferito) sorseggiava cognac nei caffè all’aperto meditava sulla grazia delle donne o sulle colombe sopra il campanile
in primavera vagava nel verde tenero e sfacciato dei campi l’estate la passava a pancia all’aria bene oliato e comodo in piscina poi in autunno se ne andava lungo i boschi silenziosi prima di cercarsi per l’inverno un lavoro e un’amica perché non gli piaceva passare le feste da solo
che sollievo in un mondo che si scardina per troppa efficienza: un uomo che ha saputo godersi i giorni buoni prima che dopo qualche giorno cattivo ora arrivasse per lui l’ultimo
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