Di iceberg, Trevi e Fusini
Sembra il libro giusto per tutto il gelo di oggi ma, contrariamente al titolo, è il libro giusto per qualunque giorno. Il principio dell'iceberg di Ernest Hemingway è una di quelle belle interviste Paris Review che possiedo in una edizione Melangolo. L'iceberg ve lo cercate (che è un consiglio da tesaurizzare). Io vi segnalo la domanda del giornalista coraggioso (Plimpton) che riporta una vecchia affermazione dell'autore americano secondo cui si scrive meglio se innamorati. Hemingway: "Ehi, che domanda! Comunque dieci e lode per averci provato. Si può scrivere solo quando la gente ti lascia in pace e non c'è nessuno che ti interrompa. O meglio, quando si è sufficientemente risoluti a farlo. Sicuramente, però, è quando si è innamorati che si dà il meglio, ma se è d'accordo preferirei non scendere in particolari". In quali particolari voleva scendere? Vi suggerisco di cercare su laRepubblica di oggi l'incitamento alla strategia della lepre di Emanuele Trevi e su quella di ieri un pezzo su Joyce di Nadia Fusini. E così avete tre compiti per rompere il ghiaccio.
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