Ieri, dopo essere andato dove dovevo andare e prima di andare dove dove dovevo andare, sono andato in un posto in cui non pensavo di andare. Ricomincio. Ieri sono entrato in un negozio in cui avevo visto tappeti appesi alle pareti e ne sono uscito solo dopo due ore. Nelle due ore ho soreseggiate the affumicato, mangiato linguine di gatto, conversato amabilmente con due signori mai pria veduti. Dopo due ore (si è parlato di: Vetere, l'Armenia, il Pigneto, Alemanno, i motorini, i furgoni) sono uscito, senza tappeto ma con legittima (e spero reciproca) soddisfazione. Questo è quello che alcuni amici chiamano "il (magico) mondo di carvelli". Io non lo chiamo così. Anzi dico: che questa è la Natura che tante volte dimentico. E me ne dispiaccio io, pria.
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