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La teoria della dilatazione
Di Carvelli (del 26/06/2012 @ 14:29:35, in diario, linkato 802 volte)
Di tutti i modi con cui un corpo dilata la distanza nel tempo e nello spazio tra sé e la cosa desiderata tu hai scelto quella più efficace. Hai tessuto a lungo una coperta che tenevi sulle gambe per poi scoprire che la misura di spazio che avrebbe coperto una volta stesa avrebbe allontanato te dalle cose che amavi o avresti amato. L'audace scoperta - scoperta quando ormai la tela era dispiegata alle tue spalle - ti ha cancellato dagli occhi quel che prima ti stava intorno e persino il punto da cui prima osservavi tutto. Un punto preciso - per quanto fisso e parziale - che ora ti si era cancellato dalla vista. Impercettibili hai osservato le cose che ora avevi intorno senza vedere quella sedia né quello che da quella avevi visto mentre tessevi. Il dubbio è se sia stato un errore lavorare così a lungo o stendere quella coperta così tardi. Se sia stato un bene fare tanto lavoro per poi scoprire che ti avrebbe portato in un punto così lontano. Un punto da cui, dilatata, la tua vita sarebbe sembrata diversa. Non più quella che aveva tessuto ma quella tessuta. Una vita lungamente abituata al lavoro, inutilmente riflessa in un tempo-spazio divenuto diverso da quello immaginato mentre si dilatava e si dipanava.