Una poesia di Natalia Bondarenko (rubata dalla vetrina amica di WSF)
Di Carvelli (del 04/07/2012 @ 17:45:26, in diario, linkato 1052 volte)
Ecco com’ero da piccola
quando non volevo osservare
il vetro della porta del nostro soggiorno dall’angolo del castigo
[già allora sapevo di non avere colpe o,
averne soltanto una – di essere troppo piccola.
Nessuno mi voleva ascoltare. Nemmeno la ragione delle ragioni
che mi fece scagliare contro quel vetro
[come è capace scagliarsi un passerotto,
sprovveduto e senza voce,
contro una grande lastra di ghiaccio appena formatasi
sul fiume in una mattina di novembre].
Ecco perché, da grande, taciturna e sottomessa, ti spavento
con quella vecchia cicatrice sulla fronte, quando mi stai sopra
e cerchi di domarmi inutilmente.
(da“Confidenze confidenziali”)
http://wordsocialforum.wordpress.com/2012/07/02/natalia-bondarenko-e-il-suo-antilirismo/
|