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Concerto di Morrissey
Di Carvelli (del 12/07/2012 @ 09:15:25, in diario, linkato 722 volte)
Non ho scritto nulla sul concerto di Morrissey di sabato scorso all'Auditorium di Roma. Lo faccio ora sapendo che anche questo piccolo silenzio forse è servito a mettere una giusta distanza. Il concerto è stato intenso (forse un po' breve). La versione di Meat is murder mi è sembrata un po' mal arrangiata anche se all'uscita di scena del Nostro la band l'ha chiusa come meritava. Mancava, va detto, quel "Los Angeles California..." e poi giù. Mancava Suedehead. Ma c'era "is silent and grey". Non credo però di poter parlare dei The Smiths e segnatamente del suo ex leader senza quell'occhio benevolo che il mio spirito assegna loro. Devo a quella stagione di vinili gran parte della mia resistenza a un periodo di infelicità tardoadolescenziali, scuola di preti pedofili e fascisti, ambiente di opprimente reazionarietà. Sono stato per la prima volta pesce fuor d'acqua con la sola arma spuntata - e in parte il solo alibi - delle canzoni dei The Smiths. Sono stato - tra i non tanti - uno dei pochi fortunati al concerto primo e solo italiano (romano) della band. Tutto il resto non può essere storia ma leggenda. E la leggenda non si critica bensì si rinnova ritualmente. Se fosse stata storia (e in parte forse lo è stata) meriterebbe qualche pagine in più che ho speranza qualcuno già stia vergando facendo pulizie della tanta inutilità (anche musicale) che la ingombra.