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Una poesia di Giovanna Rosadini
Di Carvelli (del 05/09/2012 @ 09:42:44, in diario, linkato 808 volte)

L'ultimo ricordo è la tua voce
prima che tutto si confonda
e poi sbiadisca, in controluce;
dopo c'è stato un volo nella notte,
un tuffo dentro l'acqua più profonda,
lo scivolare netto dove l'ombra inghiotte
l'aria, e l'onda è un vortice che spiomba...
Mentre ogni cosa rimbomba per voi
che rimanete, a custodire il corpo inerme
chiuso nel silenzio e nell'assenza,
ormai slacciato da ogni appartenenza...