Bella (o non bella) addormentata
Ho visto Bella Addormentata e mi è piaciuto con i però. I però: sono troppo giustapposte le storie laterali. E, anche se rimandano come exempla giustificati al tema principale (il libero arbitrio), sono in un rapporto troppo adesivo con quello. In particolare la storia del medico “salvatore” è un po’ debole. Certo a prendere di petto una storia (quella della Englaro) ci va coraggio e forse questa commistione di storie aiuta a stemperare il corpo a corpo. Altro però è la lunghezza. Non mi piace il titolo anche se funge allo scopo ma è uno scopo che mi sarebbe piaciuto fosse in retroguardia. Il tema dell’immagine (da qui anche la bellezza, le parole del premier su Eluana… “una bella ragazza”) ritorna anche nel discorso del politico Servillo ma il titolo lo avrei preferito meno diretto (ma si sa che ai nostri produttori i titoli piacciono chiari, anche in traduzione vedi alla voce Se mi lasci ti cancello). I non però sono nella buona regia ma soprattutto nella recitazione. Gli attori sono quasi tutti bravissimi. Ci sono alcuni momenti del film che ho trovato belli: Servillo che parla da solo per i vicoli dell’intorno Montecitorio. La doppia follia dei manifestanti (l’ostentazione del dolore in particolare). Non mi interessa disquisire sulle polemiche veneziane. Non so se avrebbe potuto (non dovuto, però) vincere. Ma il film non è provinciale (nemmeno nel senso in cui piace agli americani). Il film ha però qualche pecca significativa che forse si sarebbe dovuta risolvere in fase di scrittura. E con i però non si vincono i festival. Ma si possono comunque fare dei bei film. Coraggiosi, ad esempio (ma non… exempla).
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