Una poesia di Wallace Stevens
L’uomo di neve
Si deve avere un animo d’inverno Per contemplare questo gelo e i pini Con le rame incrostate dalla neve;
E avere avuto freddo lungo tempo Per guardare i ginepri irti di ghiaccio I rudi abeti nel brillìo remoto
Del sole di gennaio; e non pensare D’alcun duolo nel gemito del vento, O nel suono di queste poche foglie,
Voci di una regione visitata Da quel vento che sempre Sibila sullo stesso nudo luogo
Per chi ascolta, chi ascolta nel nevaio, E nulla in sé medesimo, contempla Là quel nulla che è e che non è.
Traduzione di Renato Poggioli
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2007/07/23/tradotti-dal-silenzio-4-wallace-stevens-parte-prima/
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