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Un libro che mi spiega
Di Carvelli (del 22/10/2012 @ 09:22:35, in diario, linkato 627 volte)
Cos'è la letteratura per me. Cos'è un libro per me. A cosa mi serve leggere. E nessun punto di domanda. Perché sono tutte risposte. Perché la domanda è una risposta. La risposta è la scelta. Scegliere è il mestiere della letteratura. Il suo specifico. Scegliere è cercare. Qualche volta trovare. Fortunatamente (o fortunosamente) trovare. Cerco un libro che mi spiega. Che spieghi il meccanismo delle cose che non so, di quelle che avverto senza saperle dire. Cerco un libro che apre. Che apra quelle nuvole grigie che nascondono le cose e i sentimenti che ho intuito. Che metta in contatto queste urgenze. E vengo a Richard Yates. Di cui avevo letto e apprezzato Revolutionary road. Anche se ne avevo percepita una bellezza perfetta ma distante. Algida. La stessa che ritrovo negli Undici racconti. Una riuscita scuola di scrittura: bellezza messa in forma propria. Eppure è in Easter parade che avverto la scossa vivida dell'incontro che cerco. Quello con il saper rivelare. Quello con il disegno più grande che uno scrittore magari si limita a tratteggiare con segni molto leggeri ma necessari e prossimi alla evidenza di una verità più ultima. Più grande è lo scrittore più chiaro è il disegno. Più vibrante la parola che lo dice. Vibrante ma essenziale. Vivida la luce. Abbagliante ma schermata per renderne chiara ma sostenibile la visione.