Salvatòre: con la o larga e lunga. Un libro scompaginato. Il caffè che sgocciola dalla guarnizione. Il suono di una voce che leggi solo scritta ma che ricordi. Una foto troppe volte piegata da non essere più una foto. Una particolare forma di silenzio (e non sai spiegare quel "particolare"). Il fustino del dixan coi giocattoli. I sogni veri come una veglia. E la sveglia, quella che scampanellava. I giornali che scrivevano mucillagine (era giusto con una sola g?). Il titolo di un titolo che non ricordi. La mano che prendeva appunti all'università. Scoprire di non vedere lontano e dover strizzare gli occhi. Una cosa o una persona di cui scopri di non poter più fare a meno. Più o meno questo.
|