Ho visto l'ultimo Kiarostami: un'esperienza sociologica
Nonostante la mia irritazione per il precedente "Copia conforme" sono andato a vedere l'ultimo Kiarostami. Qualcuno da amare (titolo originale: Like Someone in Love). E, lo dico subito, mi è piaciuto. Ma è un'esperienza sociologica che vi suggerisco. Andate a vederlo e poi, nel silenzio dei titoli di coda (vedrete sarà breve), registrate i primi commenti. La sorpresa sarà la varietà: l'irritazione (quella che colsi e provai nel precedente), la perplessità, le lodi manifeste. Dire che la sala si spacca di questi tempi di crisi mi sembra un po' ottimistico ma noterete fazioni contrapposte (che di questi tempi politici non fa varietà). Ci sarà chi loda con un po' di erre moscia e chi dissente greve (ma semplifico). Fidanzati che giocano tutto il tempo con lo smartphone mentre le rispettive seguono e si emozionano. Ma non me la sentirei di fare un biologico uomini contro donne pro. Vi lascio insomma il rammarico diffuso dell'impossibilità di una visione comune. Una pia illusione tutto sommato necessaria alla varietà delle cose.
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