Ho visto To be or not to be e non poteva non piacermi
Ho visto To be or not to be e non poteva non piacermi. Perché è un piccolo capolavoro passato alla storia della cinematografia mondiale. E quindi non è una notizia che mi sia piaciuto. Tra l'altro tardivamente dato che è qualche mese che imperversa sulle bocche di nostalgici del buon cinema e sparuti frequentatori di sale che siamo rimasti. La notizia è che è stato restaurato. La notizia è che questa commedia degli equivoci di Lubitsch non ha perso il suo fulgore vivace. Funzionano le trovate. Funziona quella ingenuità della commedia "dolce". Straordinaria la capacità di fare ironia sulla storia. E che storia! Bravissimi gli attori. Posso aprire una parentesi? Ho sentito un sì. (Ho solo io l'impressione che anni fa mentire fosse un sentimento così preciso e definito da sembrare virtuoso anche, per dire, nella sua patina di sfumata finzione che dopo di allora mi sembra aver perso trasformato in una cosa troppo seria e poco disposta allo smargine e al gioco?). A Parigi di questi tempi imperversa il restaurato Hiroshima mon amour (arriverà anche da noi?). E trovo bella questa idea che sempre più spesso se resistono le nostre sale (anche quelle non d'essai) sappiano alternare modernità e contemporaneità. Con una sequenza da sussidiario (non mi importa di essere reputato uno stupido, tanto accade già).
Spettatori: circa 50 Biglietto: 5€ Tempo: quasi piovoso
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