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Passeggiando da via Merulana a piazza Vittorio
Di Carvelli (del 08/03/2014 @ 11:04:57, in diario, linkato 966 volte)
Da via Merulana a piazza Vittorio. La porta magica e Gadda. Via Merulana. C’è un verso o è una via “senza verso”, parafrasando il memoir di Emanuele Trevi che prende le mosse da questa bellissima via alberata romana per raccontare la sua amicizia con un poeta scomparso? C’è in questo salire e scendere ombroso di platani un percorso privilegiato? Un “da dove a dove”? Il 9 marzo, camminando e leggendo, proveremo a sceglierne uno. Quello che dalla cima di San Giovanni, abbandonando ospedali, chiese, università e previdenza sociale ci conduce per marciapiedi filtrati di luce nello spiazzo largo di piazza Vittorio. Prima della magia, prima della multietnia che figlia attorno a una rara piazza porticata romana scopriremo che Roma ha dei suoi circuiti speciali. Contribuisce la natura, aiuta l’architettura, sono necessarie pagine di libri che l’hanno raccontata. Da Gadda e il suo Pasticciaccio ad Amara Lakhous (“Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio”), senza dimenticare una ondata di scrittori che qui intorno ha trovato lo scenario ideale per raccontare come Roma abbia trovato uno dei suoi primi esperimenti di melting pot. Un Buddha e una via di gastronomia indiana, l’antichità romana, una delle poche attestazioni parigine nella Capitale, una caserma che diventa mercato e un teatro che trasmigra l’avanspettacolo ai giorni d’oggi.