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Di ventitré anni e un giorno
Di Carvelli (del 17/03/2014 @ 08:54:20, in diario, linkato 743 volte)
Di ventitré anni e di tutti questi giorni che li hanno costruiti non so che dire. Neppure dico come sono. Neppure so con esattezza i miei mille difetti. Questa lunga incostanza. Questo non tradirsi. Quell'esserci sempre. Quel poter dire "io c'ero". Dire: "se servirà ci sarò". E così passano ventitré anni. Una questione un po' imbarazzante per chi, incostante, non ha finito cose che ha iniziato, concluso persone che ha cominciato, portato a termine lavori avviati. E oggi per la ventitreesima volta qui. A stupirsi di come sia potuta accadere tutta questa fedeltà a un'idea, una persona, un gruppo di persone. Una scelta quasi invisibile. Per raccontarla in un giorno. E rimando a domani. Sapendo che questa fedeltà l'ho costruita così: dicendo "anche domani". In parte, un piccolo inganno per la noia, la paura, il tempo.