La concretezza dello spaziotempo
Parli per sigle. Parli per sesto senso. Parli senza dire. Senza dire cose che pensi. Parli e non pensi. E io dovrei, peraltro, ascoltarti. Per pensare cosa? Per dire che? Cose che non ci sono? Che vedi solo tu? Io dovrei ascoltare cose che non ci sono. A tanto arriva la tua immaginazione. Fin qui si spinge la tua voglia di forzare la concretezza dello spaziotempo.
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