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La mia sdraiabilità
Di Carvelli (del 24/01/2005 @ 10:41:25, in diario, linkato 888 volte)
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21/01/2005 - UNA VITA A LETTO: L’AUTOBIOGRAFIA SDRAIATA DI CARVELLI.

Il libro che leggiamo questa sera è un libro di narrativa ma abbastanza atipica, ibrida. Sono brani brevissimi, che hanno una natura di racconto, ma sono anche in qualche misura poetici. Si tratta di una narrazione autobiografica che passa per un elemento fondamentale delle giornate di tutti noi, al quale molto spesso non si pensa, cioè il letto. Il libro si intitola LETTI ed è di Roberto Carvelli, di cui abbiamo parlato a DISPENSER a proposito del suo saggio sul mondo del porno. Anzi, a dire la verità l’abbiamo proprio intervistato e volendo andando su dispenseronline.it potete trovarla nel settore interviste e ascoltarla. Evidentemente il letto occupa almeno un terzo delle nostre esistenze, e delle stesse condivide gli stati d’animo e le fasi della vita. Non c’è modo, visto che a letto si praticano soprattutto il sonno e il sogno, scollegare il riposo dal resto. Anzi, è un po’ il momento in cui le sostanze disciolte nelle giornate, che noi lo vogliamo o no, si depositano sopra di noi, nel momento in cui non possiamo scappare, nel bene e nel male. Un piccolo libro originale da non leggere troppo velocemente. Facendo così finisce subito. E’ più una cosa da sbocconcellare quando capita. Una pagina alla volta, piano piano. Leggiamo un brano che riguarda il terzo letto, un letto fondamentale per la crescita personale di ognuno, quello della prima indipendenza. Roberto Carvelli – Letti.

ROBERTO CARVELLI
LETTI
VOLAND
LIBRI PICCOLI
E10

Abbiamo sentito un libro che parla di letti ed è impanato in quella nostalgia particolare che ti prende quando ripensi ai letti, un sentimento d’altri tempi, un po’ da tende di velluto. A questo proposito risentiamo un gruppo retrò interessante che sono i NON VOGLIO CHE CLARA. Ma parliamo della casa discografica, che si chiama AIUOLA e che ha anche pubblicato gli strainteressanti BABALOT. La copertina del disco dei NON VOGLIO CHE CLARA è una fotografia, attenzione, scattata da Matteo Colombo, noto traduttore dall’inglese che conosciamo bene e che nominiamo spesso perché traduce sempre più figate tipo Palahniuk o David Sedaris. Il soggetto della foto invece è la fidanzata del proprietario della casa discografica. E questo per fornire un servizio completo a un’etichetta che ha come slogan “etichetta pop piccola ma curata”. Questi sono i “Non voglio che Clara” il disco si chiama Hotel Tivoli e questa è la canzone che apre il disco: “Quello con la telecamera”.

NON VOGLIO CHE CLARA - QUELLO CON LA TELECAMERA

Matteo "Ferrato" Bordone