Mimmo Cuticchio con i suoi pupi e soprattutto l’arte del racconto (del cunto). Momenti di poesia e malia. Per il modo di tenere il palco e l’attenzione attraverso la voce. Più dei pupi e della perfetta arte di farli volteggiare alla Zhang Ymou è questo che trattiene. Lacrime: per chi continua un’ossessione d’arte a dispetto delle convenienze e del tempo che alle volte passa male.
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