Come tutti
Di Carvelli (del 01/01/2004 @ 22:59:30, in diario, linkato 1036 volte)
Ho passato un capodanno di televisione accesa e conto alla rovescia ufficiale. Di botti e cenone infinito. Di spumanti e pandori, panettoni. Come tutti. O come molti. Se c'è una novità è che non si può controllare tutto. E che questa smania di controllare, presiedere a tutte le operazioni che il nostro io farà non sempre è foriera di buone cose, né di sorprese. Anzi per dirla tutta le sorprese ci devono sorprendere. Indi: dubitare delle pretese sorprese, delle prevedute sorprese. E' un discorso lungo. Sono andato dove capitava che si andasse. Spesso è così: non si forza il destino. Spesso no. Alla fine quindi come tutti -10 9 8 7 6 5 4 3 2 botti. Sempre un po' prima per essere primi. Alla fine ho capito che tutti desideriamo le stesse cose e tutti abbiamo seri dubbi su come ottenerle. Come tutti. Che una ragazza può ballare tutta la notte anche se le fanno male le scarpe. E se sopravviene la stanchezza è solo perché la speranza di quei desideri si è spenta. Che piacersi troppo non sempre è positivo. Specie se si vuole piacere agli altri in quella stessa misura. Che la quantità di spazzatura è sporporzionata alla quantità di consumo e per questo ringrazio C.
|