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The mother…dopo che lo hai visto
Di Carvelli (del 24/01/2004 @ 19:31:49, in diario, linkato 1030 volte)
Ecco fatto. Visto THE MOTHER. Ah sì spettacolo delle 16. Uno di parola io (non di parole). Contrariamente a quanto temuto il film non mi è dispiaciuto anzi… Difficile definirlo un capolavoro, ma è bella la sceneggiatura, forse un po’ troppo teatrale come tradizione kureishiana. Niente da dire degli attori o quasi niente di brutto almeno. Magari degli errori di gusto tipo le fellatio (che latinista!) disegnate e la mamma in giro per musei con sguardo indugiante su membro maschile che si sa in arte (non nell’arte di lei, nei suoi disegni) sono sempre un po’ sonnacchiosi. La cocaina non serviva, la canna ci stava. Belle le scene dell’amore anche se i gridolini della figlia isterica… beh…risaparmiabili. Invece lei, la mama, che cambia umore con un bacio di lui e diventa improvvisamente allegra, si confessa, si dichiara, inizia a sognare, poi s’intristisce d’amuri, poi cerca la soluzione personale, la figlia che le rimprovera i suoi fallimenti… Tutto questo mi è piaciuto. L’ho trovato semplice non facile come mi succede leggendo K. Tutto è così chiaro. Sai quando uno ti dice: cerca di essere chiaro e magari parli di sentimenti… Non so chi ma qualcuno mentre K. Scrive glielo ripete. A proposito: nei titoli di coda (sono uno di quelli che se li vede tutti fino all’ultimo runner, forse perché aspetto musica e locations) compare su un bambino non ricordo il figlio di chi un doppio Kureishi (i suoi figli? E tutti e due in un solo ruolo?). Per il resto brutto il finale dal cazzotto al coltello del tentato suicidio, all’addio un po’ facile con lei che se ne va con la valigia…accidenti vi ho detto tutto. Mi sono arrivati personali commenti negativi al precedente post quindi accampo scuse e dico che sì in effetti molti capelli bianchi ma non solo. Non sono alla fine scontento della visione né infastidito dalla platea hold e se melanconia c’è… che dire. Speriamo che se ne vada. Presto e per tutti… de gustibus.