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Perdersi a Roma (un'altra recensione)
Di Carvelli (del 03/03/2005 @ 15:33:20, in diario, linkato 1061 volte)

TITOLO: Perdersi a Roma. Guida insolita e sperimentale
AUTORE: Roberto Carvelli
CASA EDITRICE: Edizioni Interculturali
ANNO: 2004
PAGINE: 250
COSTO: 12.00

Roma si apre allo scrittore, al suo sguardo appassionato, curioso, capace di cogliere l'anima segreta della capitale, l'anima più nascosta e più suggestiva. Quello stesso sguardo ci restituisce la città e i suoi quartieri attraverso una serie di conversazioni con scrittori che vivono o hanno vissuto a Roma. Accanto a queste voci significative della nostra letteratura scorrono le citazioni letterarie, raccolte attraverso un affascinante viaggio tra i libri. Libro-viaggio in movimento, in cui si racconta il continuo flusso dell'andare e del venire, in cui si celebra Roma, la sua disarmante bellezza come pure le sue rovine, i suoi luoghi meno battuti. Un atto d'amore verso una città che è possibile continuare a scoprire. Carvelli, miscela passeggiate sbilenche e alternative alla Roma delle guide turistiche tradizionali, intervista scrittori (Veronesi, De Luca, Bertolucci, Magrelli, Onofri, Desiati, Cerami, Anedda, Petrignani, Susani, Lodoli, Damiani, Raimo, Canali, Cotroneo) che l'hanno abitata o la abitano ed arricchisce, questa “guida” scritta da dentro, interna, con citazioni di scrittori di passaggio o residenti nella Città Eterna, ricostruendo, così, una geografia nuova. Il libro è in una strana commistione di linguaggi, dal racconto di viaggio, alla prosa poetica, all'intervista, alla campionatura di voci, si sviluppa attorno a macrotemi (le sue vie d'ingresso, l'operosità, il 'femminile', il Nord e il Sud della città, le sue rovine, l'impossibile abbandono, ecc.) che tagliano trasversalmente i luoghi della città e il loro impatto emotivo. La non-guida che ne risulta, si presta a diventare così un'antologia di pensieri su Roma e un libro di compagnia per soggiorni laterali, ideale completamento di tour già segnati ma anche uno sprone a cogliere la complessità e la multiformità dell'Urbe. "Perdersi a Roma", si risolve alla fine in un percorso di perdita e un invito all'abbandono delle strade troppo battute, permettendo al lettore di scoprire la bellezza “seconda” ma più affascinante della città eterna. Una Roma insolita, tracciata nelle gradazioni del bianco e nero dalla mano notevole dell’illustratore Luigi Ricca. Una Roma non solo fatta di storia ma di sentimenti, piaceri, emozioni.