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Ieri oggi e
Di Carvelli (del 11/04/2005 @ 09:24:20, in diario, linkato 945 volte)
Ieri: leggere invece di scrivere come se fosse il risvolto della stessa azione. Leggere: la Munro, Kureishi, Kafka, Rilke. Poi come un'inversione di tendenza prendere la metro sotto una pioggerellina british e andare a casa di un'amica a pranzo. Le facce da metro di mezzogiorno di domenica: sorprese, straniere, stanche. Poi caponata, couscous parole infinite. Poi la metro, le stesse facce di prima: più stanche e più straniere (un uomo appena si siede, appena entrato, inizia a dormire a bocca aperta, al contatto). Pioggia a dirotto. Casa. Oggi: presentazione di PERDERSI A ROMA con Marco Lodoli (che ieri su Repubblica - grazie! - ha difeso la parola TERMINI riferita alla nostra stazione centrale... in luogo dell'ONDA EMOTIVA GIOVANNI PAOLO II SANTO SUBITO su cui ieri uno splendido articolo di Scalfari) h 1730 biblioteca Rispoli.