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Sandro Campani
Di Carvelli (del 05/05/2005 @ 08:46:50, in diario, linkato 1827 volte)
Mi spendo molto volentieri per raccontare questo esordio importante senza essere roboante e forzosamente clamoroso. In Campani (che è del 1976) la grazia dei sentimenti, la leggerezza dei piccoli eventi ma raccontati con un nitore che spiazza sostituiscono con onore gli effetti. E tutto questo ha effetto, forza. Mi sono trovato più e più volte a rileggere le pagine di E' DOLCISSIMO NON APPARTENERTI PIù (playground), senza noia, come se cercassi in una piccola parola perduta un sentimento sfuggito. Tornare indietro per riassaporare le atmosfere di questi interni sentimentali giovani e senza adulti, di queste fughe quasi da fermo nell'appennino modenese. Il tema mi sembra proprio il "crescere". Un crescere soli, senza modelli probabili, nella libertà della natura selvatica della vita che in definitiva permette tutti gli esperiementi possibili che il laboratorio famiglia cerca di controllare. Questo è un libro che dovrebbe conquistare l'attenzione della critica, essere adottato come si fa con un figlio talentuoso che poco ha e molto merita. Si tratta di dare luce alla piccola editoria e alle sue scelte forti, alla scrittura che non finge, che non mistifica. Vi invito a leggerlo, ad assaporarlo come si fa con i liquori o con i vini buoni serviti nei calici grandi in dosi da degustazione.