Continuo a portare avanti una indomita e missionaria attività recensoria su BLUE. Le pagine nel frattempo aumentate si chiamano L'INSANO TESTO. E proprio ora mi trovo a ragionare su cose che riguardano il recensire, il silenzio sui libri eccetera. Mentre in edicola c'è una recensione dei nuovi di DANIELA GAMBINO, SANDRO CAMPANI, AMELIE NOTHOMB e ALBERTO RAGNI, presto uscirà una recensione di PERCEBER (LEONARDO COLOMBATI) e una breve sul libro di MILENA BELLIARDO. Ma a prescindere bisognerebbe ragionare sul leggere e recensire. Sul saper formare uno zoccolo duro di commentatori e selezionatori nel poco e spesso gratuito spazio che il latitante interesse dei giornali ci regala. Far conoscere un libro, anche promuovere il libro di un amico ha un suo senso e ancor più lo ha se si ha molto da fare e se questa funzione di talent scout o alla peggio di fratellanza avviene nella penuria degli spazi e dei compensi. Dovrebbe essere un punto d'onore (per come la vedo io) battersi in questo sahara per strappare al silenzio le pagine dei buoni libri. E' una sorta di Fahrenheit 451 molto camuffato questo che ci costringe a gettare una ciambella ai libri (specie a quelli piccoli). Non bisognerebbe accorgersene quando si pubblica e si scopre il silenzio di chi non ti recensisce.
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