Fare coro? Dire del dispiacere e fingere lacrime? O nichilisticamente dire che il successo non è tutto nella vita? Che il carattere è quello che conta? Che campioni lo si è prima nella vita? Sono reazioni normali (per me). Io credo in questi assiomi fino al limite della cattiveria. Ma so che la cattiveria che è toccata in sorte al Pirata avrebbe ammazzato un bue. La malasorte (bisognerebbe usare parola napoletana per sentine l’assonanza onomatopeica) è stata pervicace e allora la compassione vera, il dispiacere umano e un ricordo quello delle letture in cui ne imitavo la voce
(in questa foto con gli amici Port’alba a Napoli, quanto ci si divertiva e che grandi serate, speriamo di replicarle), leggendo un brano di “Bebo e altri rbelli. La rivoluzione spiegata alle commesse”. Chissà se si potrà rileggere con quella leggerezza quelle clonazioni di interviste al Pirata!
|