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Wonderful world... se non lo è ora lo sarà
Di Carvelli (del 27/07/2005 @ 09:47:37, in diario, linkato 1004 volte)

Dubbi, rabbia, costernazione, delusione, pruruti. Poi una canzone interrompe il corso di questa oblunga frustrazione e dice...

I see trees of green, red roses too
I see them bloom for me and you
And I think to myself, WHAT A WONDERFUL WORLD


I see skies of blue and clouds of white
The bright blessed day, the dark sacred night
And I think to myself, what a wonderful world

The colours of the rainbow, so pretty in the sky
Are also on the faces of people going by
I see friends shakin' hands, sayin' "How do you do?"
They're really saying "I love you"

I hear babies cryin', I watch them grow
They'll learn much more than I'll ever know
And I think to myself, what a wonderful world
Yes, I think to myself, what a wonderful world


E' incredibile come una canzone possa smontare incrostazioni di male attorno a noi. E' successo altrettanto al concerto degli U2. Nell'eco di bombe, ole (plurale di ola, spirali di braccia in alzata e caduta ad onda... Definizione passabile?). In nome del dolore, canti. Ed è stata subito pace e trionfo dei diritti. L'IO C'ERO si perpetua e segue le precedenti date romane (per me...altri vanteranno bologne e torini) con soddisfazione (l'acustica, mah?!) per la perfezione della miscela di impegno e scambio partecipativo (perfetto) col pubblico. Unisono e stimolante per loro e per noi. Questo era sabato. Poi? Poi...