E' da auspicare - come ho fatto io apotropaicamente fotografandoli all'interno del mio piccolo frigo - che i libri si conservino a lungo. Ben oltre le "novità" dei quotidiani e delle radio. Ma l'auspicio di freddo che ha conservato mummie in realtà può poco con i libri. Forse bisogna pensarci prima di inventare confezioni salvafreschezza. Di tutti i pensieri, quello della permanenza è sicuramente uno di quelli che accompagnano e più dovrebbero accompagnare la scrittura. Magari non riusciranno a garantire infinito ma potranno salvare dalla mediocrità.
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