Mi permetto di citare una poesia da un blog http://mattatoia.clarence.com/ che seguo con attenzione, uno di quelli più belli in cui mi imbatto da mesi e che voglio segnalarvi. Chi lo scrive ha talento e futuro. Non è la prima poesia che leggo e non so se è la migliore ma è quella di oggi e mi piace.
Andate via per sempre per sempre lasciate cadere per terra tutte le cose come giocattoli guasti la colpa commessa, ma ai danni di chi? Perpetrare il danno – questa infelicità. Questa infelicità domestica, nel caffè, nella porta di casa tutti i giorni alle spalle… Non mancava il coraggio, è mancata la fortuna, il tempo… Maturano le parole sopra il foglio bianco e si scelgono tra loro per restare insieme io così, aspettavo i giorni giusti, io la sposa io l’amante, cosa sono stata, cosa altro ancora posso diventare? E se adesso io non ci provassi più a sollevarmi dal letto la mattina… Per cosa vale la pena ancora, per questo disperato buio, per il posto vuoto al mondo il posto dei figli che non ho, che non verranno mai, io per sempre qualcos’altro – o niente andare via per sempre, come una bella giornata, in ottobre, sono per sempre un calendario trascorso, un giorno finito non so dove
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