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Una poesia di Julio Cortazar
Di Carvelli (del 07/10/2005 @ 11:36:14, in diario, linkato 947 volte)

After such pleasures

di Julio Cortazar

Questa notte, cercando la tua bocca
in un'altra bocca
quasi credendoci, perché così
da cieco è questo fiume
che attira nella donna e mi
sommerge fra le sue palpebre
che tristezza nuotare infine verso la
riva del sopore
sapendo che il sopore è questo
schiavo ignobile
che accetta le monete false,
le fa circolare sorridendo.
Scordata purezza, come vorrei
riscattare questo dolore di Buenos Aires, questa
attesa senza pause né speranza.
Solo nella mia casa aperta sul
porto
un'altra volta incominciare ad amarti
un'altra volta incontrarti al cafè
la mattina
senza che tante cose irrinunciabili
fossero accadute
e non dovermi accontentare di questo
oblio che sale
verso il nulla, per cancellare dalla
lavagna i tuoi pupazzetti
e non ritrovarmi soltanto una
finestra senza stelle.

(traduzione: Federico Guerrini)

Esta noche, buscando tu boca
en otra boca
casi creyéndolo, porque así de
ciego es este río
que me tira en mujer y me
sumerge entre sus párpados,
qué tristeza es nadar al fin hacia la
orilla del sopor
sabiendo que el sopor es ese
esclavo innoble
que acepta las monedas falsas,
las circula sonriendo.
Olvidada pureza, cómo quisiera
rescatar
ese dolor de Buenos Aires, esa
espera sin pausas ni esperanza.
Solo en mi casa abierta sobre el
puerto
otra vez empezar a quererte,
otra vez encontrarte en el café de
la mañana
sin que tanta cosa irrenunciable
hubiera sucedido.
Y no tener que acomodarme de este
olvido que sube
para nada, para borrar del
pizarrón tus muñequitos
y no dejarme más que una
ventana sin estrellas.