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Perdersi a Roma: la vera storia...
Di Carvelli (del 18/11/2005 @ 09:02:53, in diario, linkato 3145 volte)
Mi riprometto sempre di raccontare la vera storia di PERDERSI A ROMA. Perché è ricca di simbolismi e naufragi. Ma salto sempre l'appuntamento con la macchina della verità per cui oggi (se non piove) tento o inizio, almeno. PERDERSI A ROMA. Nasce in una casa editrice piccola romana allora dedita a libri-intervista come una serie di interviste a scrittori su Roma quartiere per quartiere. Procede per accumuli di colloqui sino a che un influente lettore e cofondatore della stessa - di contro all'incoraggiamento del collega e ora uno dei due titolari rimasti - mi fa rilievo di sorpresa. Cito testuale: "Scusa ma qualcuno ti ha mai detto di fare queste interviste?" (vorrei far riferimento ai piccoli fax inviati alla casa editrice...così...visto che.... invece mi ritiro davanti alla mala parata). Capitolo 2. Le interviste finiscono alla rivista a cui collaboro da anni: usciranno come librino allegato. S'impagina, si corregge. telefonata del redattore che si complimenta per la varietà delle domande, dei toni, del clima, una bella declinazione a voce della città per bocca di autori. Due giorni dopo, telefonata del titolare nonché direttore che in preda ad un'ansia da psicosi ormai conclamata riferisce di voci sul mio conto..."tu avresti detto a uno che io...." Impossibile far ragionare lo psicotico sulla mia quinquennale (e più) collaborazione e dedizione gratuita alla causa della rivista. Ormai è roba da clinica. Dopo mezz'ora nuova telefonata: il libro fa cagare, è pieno di errori, ma chi l'ha scritto non sembri tu (sorriso... vecchio trucco per fottersi redattrice/i e soggiogare aspiranti tali anche sesso M). Capitolo 3. Telefonata al più (storico) noto editore di cose romane. Sì mi invii la sinossi e tre interviste... Mando. Aspetto. Chiamo. Un anno dopo leggo su la Repubblica recensione di libro di interviste su Roma a intellettuali (piccola variante) tra cui vedo spiccare nome di Cerami da me intervistato e spedito alla suddetta palombella. Capitolo 4. Il libro nella stessa forma ad interviste viene portato in casa editrice EDIZIONI INTERCULTURALI da un'amica editor (ho fatto professione di fede di non inviare mai più nessuna idea scritta a casa editrice visto che già un editore "alternativo" mi ha fottuto prima idea di libro sul porno I DIECI FILM CHE NON DOVREBBERO MANCARE NELLA VIDEOTECA DI UN NON PASSIONATO). Buona accoglienza e familiarità. Si ragiona sul libro. Perplessità santa dell'editore sulle sole interviste. Mi rimetto a pensare ad una forma nuova e a una ricontestualizzazione delle interviste e ho l'idea di unire raccontini storti su luoghi improbabili da guida e citazioni di autori che hanno vissuto o passato Roma e che non ci sono più, come una specie di guida letteraria dei luoghi e un capitolo di definizioni della città (scopro oggi con bell'idea del sindaco Veltroni che uscirà/è uscito un libro con un lavoro organico su tutte le citazioni in letteratura del nome Roma che mi sembra colmare un vuoto e fissare un canone prezioso della città). I tre fili attraverso ragionamenti con l'editor prezioso del libro Daniela D'Angelo - a cui devo alcuni suggerimenti ulteriori di scrittura come il raffinamento e completamento degli aspetti sensoriali già in parte insiti nella scrittura dei racconti - trovano una forma dopo pensieri diversi sulla loro successione. Ottima idea dell'editore sulla unione di elementi grafici al testo (da noi in Italia così rara è l'unione di grafica e disegno alla letteratura diversamente ad esempio dall'Oriente). Ottima realizzazione del grafico (meglio illustratore talentuoso della casa editrice) che replica elementi sfumati della città nelle sezioni che nel frattempo si sono conformate. Il titolo: devesi ad intuizione (aggiustata) dell'amico e compagno di merende Dario Morgante editor anch'esso-ello-egli. Il resto è cura e convinzione di chi ci ha creduto, in primis l(a) editore (senza fare nome), la passione dei librai e l'amicizia di tanti. Oggi saluto e ringrazio Federico da cui ho ricevuto una bella mail e una bella pagina sul camminare.