Intimità (Sartre e oltre)
Di Carvelli (del 28/12/2005 @ 09:54:53, in diario, linkato 2715 volte)
Di Sartre non ricordo che poco o nulla. La faccia. Gli occhiali. La moglie. Un progetto di vita politico. Una ex-fidanzata ispirata (a loro due). Quindi res extensa un tendere a. Io poco ispirato ma comandato ad un certo fulgore rosso sbandierante. L'idea di una biblioteca "giusta", fatta di titoli necessari. La nausea e dentro uan biblioteca e fuori del viola (in copertina). Se ci penso mi viene più in mente Camus ma La nausea doveva essermi piaciuta. Ora leggo un racconto da IL MURO (comprato ad 1€) intitolato INTIMITA'. E' un racconto di cui mi hanno parlato bene e ne riparlo bene. Che succede quando all'amore si innesta l'intimità, o quando all'amore si sostituisce un'intimità non più amorosa? E si può amare un uomo e una donna senza amarne il corpo? "Bisognerebbe che si potesse amare tutto d'una persona, l'esofago e il fegato egl'intestini. Forse non li amiamo per mancanza d'abitudine, se li vedessimo come si vedono le mani e le braccia forse li ameremmo." Chissà cosa ameremmo di più?
PS La traduzione del mio vecchio Einaudi risulta a nome di E.G.
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