Matteo B. Bianchi – Mi ricordo
Di Carvelli (del 28/02/2004 @ 11:04:03, in diario, linkato 1218 volte)
Ieri presentazione carbonara di un libricino a copie numerate e autografate di Matteo B. Bianchi che per l’occasione è a Roma e lo presenta a Borgo. La presentazione è carbonara o sembra perché è girata via mail (non credo ci fossero annunci sul giornale) ed è in un appartamento in uno dei quartieri più belli di Roma,a parte Monti, a parte ca va san dire Pigneto e San Lorenzo… L’adunata partigiana è per questo piccolo libro Fernandel (ma MBB è autore Baldini&Castaldi Dalai)
che si intitola alla Perec (ma scopro che ha precursone nell’americano Joe Brainard) MI RICORDO e finisce per essere un catalogo di de ja vu. Mi piace? Sì. Tanto che lo leggo quasi tutto prima di andare a dormire (beh già erano le 2!). E’ un libro che rischia di diventare da comodino che per me è uno dei massimi complimenti che si possano fare ad un libro. Ogni frase è preceduta da un MI RICORDO (ah un momento è bene forse dire che il libro è stato tirato in 500 copie e che quindi si tratta di un esperimento di diffusione sotterranea con due presentazioni: l’altra sarà a Milano) a cui segue: “le domeniche coi nonni”, “M.R. la sfilata delle maschere di Carnevale al cinema dei preti”, M.R. i pensierini”, “…gli album delle figurine”. “M.R. Reneè Longarini”, “…che i 45 giri costavano 1500 lire”, “…l’idrolitina”. E il catalogo è lungo e fatto di sensazioni e cose smarrite nel tempo. Alla fine il libro è passato dalla vertigine del crescere e del tempo in senso diacronico e in quello assoluto dei grandi passaggi autostorici. Quindi il libro è una autobiografia per sensazioni, e pure una storia del costume generazione tardo sixties cioè anche io. Il libro, leggo alla fine, ha subito la magica scomparsa da hard disk e l’altrettanto magico ritrovamento e ciò (leggi nota alla fine) ricorda il destino di Bebo, il mio libro, ritornato foglie senza telematica e finito a fare da tappezzeria a fare tappezzeria a via Nazionale, salvo ritrovamento, scannerizzazione e …. Sono contento di averne una copia di MI RICORDO e sono contento di aver conosciuto Matteo (che ha un sito: www.matteobb.com). Ci eravamo sentiti per telefono ai tempi de l’Ostile. Dopo NUVOLARI in cui apprendo che “il colore di quest’anno” è il verde-pistacchio, che forse tanti amici li hai solo hai tuoi diciott’anni e che dopo… dipende. Che in alcuni poti il sigaro è consentito (tollerato) e non sono solo quelli dove la gente si rolla joint, che De Carlo (nun c’è un cazzo da fa) piace e anche Baricco, che certe volte piove quando sei in un locale e quando esci ha smesso e sei in moto (non sempre) che c’ho tanto da fare e quindi….
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