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L'adolescenza pascolante
Di Carvelli (del 14/04/2006 @ 12:11:46, in diario, linkato 1503 volte)

E' un racconto da antologia. Lo è il racconto per la penna di chi lo scrive (Gianni Celati) e per la voce che trova (un perfetto io di memoria che poi sfocia in ultime meravigliose 40 righe). Sto parlando di VITE DI PASCOLANTI (primo racconto che dà il titolo alla raccolta da poco uscita nella collana gransassi della Nottetempo).

Siamo al liceo e siamo con quei personaggi improbabili che siamo stati noi al liceo. Noi maschi (era giusta la distinzione grossolana di genere allora...sarebbe grave ma spesso è ancora giusta oggi). Noi maschi distinti dalle femmine (era ingiusta la semplificazione anche nel caso delle nostre alter ego?). Quel microcosmo di incertezze e di dubbi, di illusioni a portata di mano. Quel tempo di mitologie sessuali così epiche (sembravano adorazioni di  statue greco-romane) anche nel racconto (ed edipiche), favolose e slittate negli anni, verso le mamme degli amici. Trans dettate dalle forme come in una geometria del desiderio che adorava l'esagerazione più che la norma e la idealizzava. Celati restituisce perfetta quella tempe(rie)sta ormonale che a leggerla è viva e forse non ci fa più vergognare ma sorridere di tanta ingenuità panica.