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Szymborska, una poesia
Di Carvelli (del 07/02/2011 @ 17:28:01, in diario, linkato 623 volte)
Notorietà
(1957)

Eccoci qui distesi, amanti nudi,
belli per noi – ed è quanto basta -
solo con foglie di palpebre vestiti,
siamo immersi nella notte vasta.

Ma già sanno di noi, già sanno
queste quattro mura, la stufa spenta,
ombre sagaci sulle sedie stanno
e il tacere del tavolo è eloquente.

E sanno i bicchieri perché sul fondo
il tè non bevuto si raffredda.
Swift ormai non può certo fare conto
che questa notte ci sia chi lo legga.

E gli uccelli? Non illuderti per niente:
ieri li ho visti scrivere volando
con ardire e apertamente
quel nome con cui ti sto chiamando.

E gli alberi? Qual è il significato
del loro incessante bisbigliare?
Dici: solo il vento forse è informato.
Ma di noi come ha potuto sapere?

Dalla finestra è entrata una falena,
e con le sue piccole ali pelose
atterra e decolla di gran lena,
fruscia sul nostro capo senza posa.

Forse quell’insetto, più di noi dotato
d’una vista acuta, vede meglio?
Io non ho intuito, né tu indovinato
che i nostri cuori splendono nel buio.