Me ne scuso (del refuSo)
Di Carvelli (del 13/06/2006 @ 14:20:55, in diario, linkato 3850 volte)
Emendamento al precedente post/citazione da Blanchot dove si diceva "me ne pento" leggasi "me ne scuso". Il refuso è da imputare a questa peculiarità della mia scrittura sovente vituperata di vergare la s come una p (nel corsivo minuscolo). Provo a ricordare quando e perché e arrivo all'età di anni 12 o 14 credo per imitare la scrittura di...Ora non ricordo di chi...forse di Angelo Branduardi, mito di allora? Davvero non ricordo. Ma la s è rimasta tale.
Cito nuovamente:
"Sì ho parlato a troppa gente, oggi questo mi sorprende; ogni persona è stata per me un intero popolo. Un così immenso altro mi ha reso me stesso molto più di quanto avrei voluto. Adesso, la mia esistenza è di una solidità sorprendente; anche le malattie mortali mi giudicano coriaceo. Me ne scuso, ma è necessario che io seppellisca qualcun altro prima di me."
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