Secondo te esisterebbero persone più interiori e persone più esteriori. Io apparterrei al secondo tipo. Mi pare di capire che non sia un'appartenenza prestigiosa. Non molto, dici. Mi rassegno al tuo sguardo severo e dico che forse è vero. Dopo un po' ne sono sicuro. E' vero: sono una persona esteriore. Una persona dotata di un'eccezionale esteriorità. Che non vuol dire bella. O interessante da vedere. Tuttaltro. Ma, al di là di tutto una persona che mette a proprio agio gli altri. E non è un male perché è solo in questi rari casi che la gente riesce a tirare fuori la propria esteriorità. E interiorità.
Qui sopra, un'opera di Benedetta Bonichi (Donna che si pettina, 1999)
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