Perché (le ultime parole)
Di Carvelli (del 27/04/2007 @ 14:59:50, in diario, linkato 1381 volte)
Perché le ultime parole e quali. Penso così. penso ad un messaggio nella notte. Ad un sms. Dove è la speranza? Dove è la fine. E' qui la fine? E penso a queste parole: «Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». E sono le ultime di Pavese: un biglietto nei Dialoghi con Leucò prima dei barbiturici. Da che si distinguono le parole ultime? C'è un tono? E non sembra. Spesso non sembra. Anche se qui c'è un perdono totale e a due versi. Cosa scrivere? Cosa dire prima della fine? A chi far avere le proprie ultime parole che le riporti fedeli? Come scegliere il testimone del proprio lascito verbale? Ci sono domande, insomma. Chi riporterà fedelmente quel che abbiamo pensato con lucidità? Magari in una lucidità estrema e nichilista? O se ci sono risposte: emergerannno da quelle frasi cariche di definitività?
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