Faccio crostate
Di Carvelli (del 30/08/2007 @ 11:58:17, in diario, linkato 1331 volte)
E' un po' che l'ascolto per radio. Questo è un gruppo palermitano davvero interessante: The Second Grace. La metto così l'ascoltate con me.
Che giorno è oggi? Mi chiedi. Ti dico un numero, parole che so che mi richiederai. Eccomi ridotto ad essere il tuo calendario. Il calendario dei tuoi giorni tutti uguali.
Ecco. Sto scrivendo. Per la prima volta scrivo qualcosa che non so cosa sia. E' la mia vita dico con un po' di presunzione ma poi penso "è la mia morte". Forse bisogna scrivere così: della fine e fino alla fine. Riassumo in breve quello che ci siamo detti con una collega (si è colleghi con gli scrittori e soprattutto si è scrittori? esiste l'insieme "scrittori" o c'è l'insieme "libri" e basta?) in un particolare stato di grazia. Succede alle volte che tutto ti parla dentro, tutto ti scrive dentro. Io faccio crostate (chi mi conosce sa che non è una metafora) io faccio crostate, dicevo, a volte sono troppo burrose (ne faccio una parte sempre per una persona che ha pochi denti e non riuscirebbe altrimenti a masticarle), a volte troppo dure (finisce che le mangiano altri), a volte asciutte, a volte...Io faccio crostate che la gente le mangia e dice "anche se io ci avrei messo un po' più...un po' meno...". Io faccio crostate e la gente se le mangia. Ecco: faccio crostate per me e per gli altri.
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