La mia solitudine sei tu. Vado in giro. Sto in una città. Dalla mattina alla sera. Bologna. Milano. Domani Torino. Prima Trieste. Prima Verona. Le conosco sotto la specie degli aeroporti. La giornata si snoda su corse ad uscita da Roma e ritorno. Entrate e uscite dagli aeroporti suddetti. Alla fine mi sembra questo il mio lavoro: uscire da Roma. Essere trapiantato in un luogo dove consumerò ore senza accorgermi del tempo che passa. Sì: la mia solitudine sei tu.
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