Immagine
 Il letto di Dario (con Ostilia)... di Carvelli
 
"
Questo è il mio pensiero costante: come posso far sì che tutti gli esseri viventi accedano alla via suprema e acquisiscano rapidamente il corpo di Budda?

Shakyamuni (Sutra del Loto)
"
 
\\ Home Page : Articolo
Quest'estate su l'Unità-Roma
Di Carvelli (del 09/09/2008 @ 09:51:25, in diario, linkato 1639 volte)

La rossa non è solo Ferrari (e viceversa)

 

di Roberto Carvelli

 

Un cancello rosso, con una fascia bianca e sopra una banda tricolore. A fianco il simbolo del cavallino rampante. Mi viene da pensare “eccomi nei box della Ferrari” ma mi guardo intorno e sono nel cuore della Tuscolana, a due passi dalla Palmiro Togliatti che – le va riconosciuto – ogni tanto ospita i suoi bravi Raikkonen. Fuori dal mio cancello la scritta inequivocabile “Carrozzeria autorizzata Ferrari e Maserati”. Sì, d’accordo ma siamo nel cuore di Cinecittà, che ci farà in quest’isola di medietà, di stipendi fissi, di fare la spesa l mercato, una carrozzeria per generi di ultra-lusso? Risponde il titolare, Gianfranco Urbani, quarantadue anni di Ferrari sulle spalle e sui capelli bianchi: “Io riparo la carrozzerie della Ferrari da sempre. Poi un concessionario mi ha convocato e mi ha chiesto di essere il responsabile della carrozzeria ufficiale ed eccomi qua. Qua come altrove. In tutti i casi i ferraristi (quelli che la Ferrari ce l’hanno, non quelli che la tifano, è bene puntualizzare NdR) stanno qui come altrove”. Sulle motivazioni del lavoro, sul perché il Signor Urbani sia meccanico delle rosse, le parole volano alte (o basse, a seconda del punto di vista): “A me è sempre piaciuto fare le cose perfette e ho sempre fatto cose perfette”. E nello sguardo s’insinua il piacere di avere a che fare con i gioielli. Che poi significa studiare, prepararsi, fare corsi di aggiornamento. Sulla saldatura, sull’alluminio. E dietro le spalle il signor Gianfranco (ma qua tutti lo chiamano Franco) ha un piccolo museo a parete di attestati che lo certificano. “Non è un lavoro che si può prendere sottogamba. Hai a che fare con la perfezione e ti devi adeguare. E poi, non nascondiamocelo, hai a che fare con migliaia di euro...” Riparazioni che possono arrivare anche a 90 mila euro ma anche oltre. 10 o 400 ore di manodopera, le dime di riscontro (che sono dei piani di lavoro adatti alla messa in opera delle scocche). Poi certo c’è chi si deve far levare solo i graffi sulla carrozzeria, quelli dei “dispettosi” che magari ti sorprendono dentro qualche ristorante o locale, unico momento di libertà delle splendide biposto senza i loro piloti. Quando tentiamo di fare l’identikit di un possessore di Ferrari ci perdiamo in un campione poco riassumibile. Il tipo che mi siede a fianco – è arrivato ora come se fosse venuto a prendersi un the e a chiacchierare in un romanzo dell’Inghilterra vittoriana – ha un forno ad esempio. Una mercedes per tutti i giorni e una Ferrari per la domenica. Una macchina con cui sfidare l’impossibile ma “con prudenza – sottolinea – perché c’è gente che se la compra come un giocattolo e non sa che basta sbagliare a dare il gas e sei fatto”. Ci guardiamo youtube come una bibbia di casi allegri o disastri. Provate anche voi a mettere nel motore di ricerca “Ferrari+crash” e vi compariranno brandelli di lamiere o disattenzioni da paperissima. Disattenzioni care. Si va dalla morte recente del rampollo della casata soviet d’Albania Hoxha a stupidate da neofita che ti costringono a settimane e mesi di riparazioni. “Bisogna saperla portare. Come nulla bruci la frizione o ti allunghi” ancora l’amico panettiere. L’incidente più comune è il fuoristrada in curva o “semicurva” come battezzano l’inganno della strada. Ma c’è chi tampona nonostante i tanti sistemi di sicurezza in frenata. Urbani quell’uomo albanese lo conosceva. Una volta Dritan Hoxha gli aveva detto “a 320 è difficile levare i moscerini dal parabrezza” ma la macchina la sapeva portare, lui. E invece.

Poi c’è il discorso dei limiti di velocità, del calcolo della media in autostrada. Ma anche su questo ci si attrezza. Con il navigatore satellitare e con soste ai box per il caffè. Sul fatto di andare in pista, costi a parte, non è una cosa che interessa molti. Smontiamo anche il luogo comune del ferrarista piacione. Gente con famiglia e la passione per la velocità. D’accordo ma sua moglie non le avrà detto “ci potevamo comprare una casa al mare”? “Anche se ce n’è – spiega l’uomo del pane – di gente che fa i buffi per farsi la Ferrari è gente che non gli sposta molto comprarla”. Poi tocca vedere. Con 20 o 30 mila euro una mondial la compri, con 50 una 348. Non ce n’è per tutte le tasche ma si può fare. Tempo fa avevano pure scoperto Ferrari taroccate “ma si vede subito” dicono loro e chi le compra non è che ci cade è solo che non sa resistere al fascino di una rossa versione supereconomica. A questo punto mi levo la curiosità dei colori. Dire “la rossa” non è una giusta tautologia. Franco Urbani divide i colori per numeri: “Ti capitano 10 rosse, 6 gialle, 4 metallizzate e  nere”. Dunque l’emulazione F1 non è così smaccata.  Il super-carrozziere mi presenta il suo uomo di punta, Simone Baldelli. Anche lui 40 anni ma non di sola Ferrari. Uno che fa modellismo e quadri: “Quand’ero giovane mi sono costruito una Ferrari pezzo per pezzo” e mi mostra sul suo telefonino una sua opera pittorica: manco a dirlo rappresenta una macchina. Urbani e i suoi sono anche un gruppo-spalla come si direbbe in musica. Vengono chiamati in tutta Italia e fuori per dare la loro esperienza a carrozzeria alle prese con le macchine di Maranello. Perché questo è un mondo complesso. Anche se un incidente grave distrugge un veicolo scatta l’Archivio Ferrari che va a recuperare carcasse per studiare l’incidente. Nulla si distrugge, insomma, a parte i patrimoni e, purtroppo, qualche vita. Sfogliamo l’album delle foto come se fosse un repertorio di trasformazioni impossibili e vedo carcasse mangiate ridiventare nuove e “perfette” come ripete ossessivo Urbani in un prima/dopo documentato. Dunque la perfezione è umana? Parrebbe di sì.

Sgattaiolo fuori su via Papiria e sono in mezzo al caos tuscolano. Nessun rombo attorno a me. Solo l’esausto prima-seconda di gente in fila per tornare a casa dopo una giornata di lavoro. E’ venerdì. Mi viene da domandare chi di questi domani o dopodomani ritirerà dal garage la sua rossa o gialla o nera e sfiderà le foto degli autovelox. Una cosa l’ho capita: non è la faccia che conta, non c’è una faccia da Ferrari a parte quelle di Raikkonen e Massa.

Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
Ci sono 11133 persone collegate

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
diario (3972)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
casa (8)
diario (1)
Letti di Amicizia (81)
libri (7)
Roberto (9)

Le fotografie più cliccate


Titolo

 


webmaster
www.lorenzoblanco.it








27/11/2024 @ 14:50:22
script eseguito in 234 ms