Italy Italietta: ce lo meritiamo Alberto Sordi
Ma dove siamo, in un film di Alberto Sordi? si domandava Moretti. Forse varrebbe la pena porsela oggi questa domanda di tristi e scamuffi simboli collettivi. Di bandiere esposte ai balconi per salutare 3 poveri cristiani che si arrangiano (uno è morto...sentito?...è morto!) in loschi lavoretti da mercenari. E ora diventano simboli di un paese che specula elezioni sulla loro pelle sudata di "impapocchiatori". La gioia è per le famiglie e naturalmente per LA VITA SALVA ma che tristezza sentire inneggiare alla Patria in un giorno di così ridicola ossequiosità ad una Nazione che rappresentavano male. Che non rappresentavano. Se non sulle carte d'identità. Magri riscontri, ritorni di sentimenti nobili per stornare la poca nobiltà del nostro atteggiamento di fronte ad una guerra...come dirla?...Ingiusta? Pretestuosa? La poca nobiltà del nostro poco Stato in tutto, dal codice della strada, al rispetto del Pubblico e via così. E allora? Cosa gridiamo oggi? Forza Italia? Com se fossimo già in clima di Europei? E non piuttosto di elezioni? Meglio sarebbe tacere, non fare passerella sui canali per cercare di portarsi a casa consensi. Ecco la nostra Italietta di padripii e bandiere. Di: c'avevamo ragione noi...la fermezza paga...Ce lo meritiamo Alberto Sordi. Sì, ce lo meritiamo.
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