Di Dio, di me e altre cose che non capisco
Di Carvelli (del 30/03/2009 @ 14:40:12, in diario, linkato 1200 volte)
Avevo dimenticato quanto fossero divertenti e argute certe pagine dei vecchi saggi di Tiziano Scarpa (stanno in Cos'è questo fracasso?). Giustamente Dio ha una buona considerazione di sé se ha lasciato un planning di lavoro non lavativo: il mondo in sei giorni e uno che trova il tempo per riposarsi, addirittura. E non si passerebbe alla leggenda (non dico alla storia) se non si avesse altrettanto orgoglio personale. Non ho un'analoga considerazione di me, direi (pur sforzandomi). Ma la settimana è andata. Riposo compreso (due giorni, più modestamente). Visto e letto. Film e libri. Stregato (addirttura?) da Piccolo Karma di Carlo Coccioli. Un libro prezioso che mi fa lo stesso effetto che mi fece la scoperta di Canta alla durata di Handke. Coccioli ce l'ha con Dio. Ovvero. Sta dentro questa storia di sapire e capire qualcosa di noi dal punto di vista della spiritualità. La nostra e quella del creato. Tribola sul senso della colpa. Gioisce della bellezza delle cose minute e degli attimi (minuti). Cerca e trova (ecco che per me è questa una buona risposta/proposta religiosa) la sintesi tra immanenza e trascendenza. In definitiva, ed è un esempio, c'è chi non la trova e, loro, per esempio "Venerano la Donna ma è chiaro che dispiorezzano le donne". La sintesi è come sempre difficile e confusa. Ma è la ricerca che premia. E per questo mi vanno bene i libri "in corsa", anche sola andata, anche senza conclusioni.
Sdrammatizzo va
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