Dalle mail ricevute si evince che il tasso di serendipità che vi avvolge è alto. M. racconta che proprio mentre pensava a una sola persona, si concentrava su quella. A quella pensava, lei bramava. Proprio allora in una sacca di questo vuoto/pieno dell'attesa/ricerca si è palesata nella sua vita, imprevista e improvvisa, un'altra persona. D'un colpo, dice, tutta quell'ansia e aspettativa un po' ostinata (confessa)si è dissolta come "nebbia al sole". Si domanda M. se fosse necessario un evento meteorologico altro per rivelarne un altro. O. O? - chiedo. Oppure no. Questa la definizione di cui in oggetto. Così M. Per autoaffermazione D. dice che proprio nel giorno in cui leggeva il mio post un tizio le parlava del film da cui prende spunto. E questa cara D. è coincidenza o rete. Rete, sì. Rete in cui siamo avvolti, dentro la quale siamo collegati, interrelati, gradi di separazione. Un po' di felicità vi raggiunga serendipitina o meno. Per oggi e giorni a venire.
PS Mi sa che uno di questi giorni vi dovrò parlare di Cartesio ma non oggi e, soprattutto, non per farina del mio sacco.
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