Ho visto Baciami ancora e vi spiego perché non mi è piaciuto
Di Carvelli (del 10/02/2010 @ 09:10:08, in diario, linkato 1639 volte)
Premetto. Che ho sempre difeso Muccino-regista contro Muccino-autore (non perché non ci piace il mondo che racconta non possiamo apprezzarne le doti). Che in fondo un regista veloce fra tanti registi lenti...non che bisogna fare le maratone ma... ha un suo perché, il ritmo, la buona direzioni degli attori, una certa fluidità nel girare e montare. Che vado al cinema osservando indistintamente basso e alto e facendo a mente una mia classifica per genere che non mi impedisce di apprezzare il buono in entrambi. Che quando ho sentito parlare bene di questo film ("nonostante non ci piaccia Muccino") non mi sono identificato neppure in questo atteggiamento salvifico. Che quando ho visto che il mio critico di riferiemnto Roberto Escobar sul domenicale del Sole lo stroncava mi sono trattenuto dal leggerlo (qualche volta è capitato di essere in disaccordo). Che all'entusiasmo di altri recensori, invece, non ho fatto seguire entusiasmo mio. Che, insomma, mi sono tenuto ad equidistanza da tutto e tutti. Anche da me stesso.
Prima i salvati che i sommersi. La Puccini (attesa alla prova difficile del dopo Mezzogiorno) non ha fatto rimpiangere l'attrice che l'ha preceduta. Anzi. Un'aria infantile ma buona, isterica ma comprensiva donano al suo personaggio la forza delle variabili che in altri sfuggono. Con lei la canzone di Lorenzo Jovanotti e solo l'unica altra nota davvero positiva del film ma ero così irritato da non avere voglia di attenderla tanto mi sono detto...e infatti l'ho ascoltata stamane in navetta.
I sommersi. Non so se sia educativo un film come forse non lo è neppure la televisione e quindi non farei questioni di lana caprina se venga prima il male tv del male grande schermo. Di certo se avessi un figlio temerei a equidistanza che veda e approvi i temi di questo film come di tanta tv. Ma lascio ai sociologi e agli psicologi l'ingrato e inane compito e dico. 1 il personaggio interpretato da Favino è una macchietta e lo è anche quando non vuole esserlo. 2 il personaggio "sua moglie" è imbarazzante e mi fa dire (non solo per lei) che il film possa essere in effetti raccontato come biecamente maschilista se non misogino. 3 Che molti matrimoni falliscano ci sta ma che falliscano tutti nei film di Muccino... 4 Che il personaggio del riemerso da viaggi tossici sia una macchietta tout court lo lascio alle leggi della fisica più che alle interpretazioni della critica (che non esercito non essendolo io né rappresentandolo questo sito in sé). 5 Se due su due aspettano un figlio (un figlio...che sono due... desiderati) ed entrambi nati da rapporto extra (intra nel caso di Accorsi) coniugali rende la scena del racconto una barzelletta che così dovrebbe iniziare "ti do due notizie...questa è quella bella, sono incinta....quella brutta è....che non è tuo" e avrei aggiunto risate finte che tanto in sala tutti ci sbellicavamo lo stesso nonostante il preteso pathos) 6 A una che torna dall'obitorio per andare a vedere un amico che si è tolto la vita il compagno chiede "come è andata?"... e come deve essere andata? 7 test tuscolano...a proposito di Santamaria aspirante suicida...a un certo punto il pubblico incitava... daje ammazzate! (inviterei Muccino a mandare un visionatore come si fa nel calcio all'Atlantic). 8 se i personaggi sono ben disegnati narratologicamente alla moglie di Favino non dovrebbe toccare l'odio del suo nuovo compagno. Ingiustificato, ridicolo, fuori tono anche rispetto alla delicatezza (malata) di lei e risiamo a un'immagine fortemente problematica della donna 9 il battito del cuoricino all'ecografo è un po' a rischio (si frequentano da un mesetto)...ma passiamola 10 Cocci finisce in una spiaggia esotica...finisce? non so che augurarmi, augurargli. 11 ma quando nasce (si vede nascere) un bambino si gioisce come ad un gol mentre con l'altra si riprende con la videocamera (ammetto il mio debole senso materno e la poca tifoseria)? 12 il cinema muscolare di Muccino ci ha abituato (troppo) all'isteria, alle reazioni, al lancio dei telefoni (saranno sponsor i vari venditori di cellulari?) tanto che ora raggiungono l'effetto opposto (in sala tutti ridevano al momento sbagliato e questo mi ha dato la certezza che c'è un problema di comunicazione). LAST. La famiglia felice Accorsi-Puccini potrebbe salvarci ma siamo così sommersi che alla fine è meglio nuotare a riva delle nostre semplici (che semplici non sono) vite.
Concludo. Il problema grave di questo film mi sembra proprio nelle funzioni. E' satira senza far ridere e dramma senza far piangere. Inoltre: un film per sentire una canzone è un po' poco. specie se bisogna attendere due ore. farsi intristire sulla impossibilità di un amore non credo che sia benefico. In una vi invito al paranormale forse la vita vi si allargherà di più. Spaventosamente.
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