Come un'amante respinta andiamo a letto così... ognuno nella sua stanza. La mia quella di O e D, Mizzi nella sala tele (che proietta solo DVD). Prima è passata e mi ha lanciato un'occhiata tra il rimprovero e l'attesa di un segnale. Era una proposta? Un invito al sonno insieme? La mattina mi sveglio sempre col radiogiornale delle 8. E' la radiosveglia che va in auto. Mi sta bene. Mi metto al lavoro da subito. Mizzi scompare nelle prime ore del mio risveglio. la chiamo e nulla. La cerco e nulla. Sta da qualche parte in incognita. Ci rivediamo a cerimonia della colazione: ultimata la mia, alla sua. La caffettiera stamane non funziona bene è quasi venti minuti che è sulla piastra elettrica e nulla. Boh. Un caffè solo. Forse dopo colazione con mia amica, se si sveglia in tempo prima che vada all'ospedale. Ieri LA SERA DELLA PRIMA di Cassavetes da cui scopro un'ampia e plateale (voluta) citazione di Almodovar di Tutto Su Mia Madre. Bello ma lento e infuriato di zanzare. Drammatico paradossale osservazione del teatro e degli esseri umani nelle lro vaste piccolezze. Di LOST IN TRASLATION non avevo detto. Mi è piaciuto di più della prima volta, nel senso che l'ho rovato più completo, tenuto. L'idea rimane superba e anche il racconto di questa idea. La psicologia di questa idea. Continuo a rimanere saldo sulle mie perplessità riguardo al capolavoro gridato osannato, alla scoperta di uan regista. Un buon film per una buona regia. Questo è.
la casa di D e O sembra divisa a metà attorno ai libri. Quelli di O e quelli di D. Quelli classici (di O) e quelli angloamericani e i fumetti (di D). Il caffè ancora non sale (c'è l'acqua? sì! Trucco del bagnare dall'esterno il caricatore ...A settembre esce un raconto mio su un'antologia sulle caffettiere). Poi scopro che era sulla piastra sbagliata (quella accesa emanava un calore diffuso tanto da sembrare l'altra...succede anche a noi, basta che uno/a che ci sia al fianco promana amicizia amore fortuna positività ne beneficiamo pure noi...ma magari a noi non ci esce il caffè e a loro sì...che vuol dire CHI FA DA SE'... In stanza da letto ci sono i libri più classici di O nel corridoio quelli di D nella sala mizziTV quelli su Roma di O (lavorativi diciamo). Io mi sento alla metà esatta dei due. Grande amore per la classicità (o forse classicità tout court) come non ha mancato di notare Carola Susani durante la presentazione e per la modernità nelle sue varianti post. Non ho libri con me (la dimenticanza è volutamente distratta) per cui mi addormento con le ISTANTANEE DA UN MONDO SENZA MITI di DOUGLAS COUPLAND (MEMORIA POLAROID). Il racconto si chiama IL TUO CORPO NON E' TUO.
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