Latte, cielo: tecniche amorose
Qualche tempo fa usciva La melancolia del corpo (titolo originale The Melancholy of Anatomy) di Shelley Jackson (minimum fax). Un testo quasi iniziatico che viaggiava attorno al corpo. L'organizzazione dei capitoli, il sistema di riferimento era quello, seppur in forme complesse (un capitolo dedicato al cancro, uno al dildo raccontato in forma storica e personificata, catarro e spermatozoi) e forse alle volte contrarianti. Latte è un altro dei capitoli e sembra una grande metafora. Di cosa? "C'è ampio spazio per le variazioni, nell'atto amoroso. Certo, è proprio questa ampiezza che terrorizza i principianti" leggo, a un certo punto. Finora si è parlato di cielo, di nuvole. Di amore per il cielo e per le nuvole. Come se si consigliasse una tecnica per amare il cielo e per esserne ricambiati. Dopo, leggo: "In breve, non c'è fine alle tecniche che procurano piacere al cielo, se adoperate con sentimento; perciò partiamo dalle basi, e lasciamo il resto al gusto individuale". Lascio al vostro gusto individuale l'amore per il cielo nero di oggi (il mio almeno).
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