Arminio e la neve (da e.)
Ricevo e pubblico questo bel pensiero pubblicato da Franco Arminio per i suoi Esercizi di Salute Morale su Il Mattino .
Ci sono dei momenti che rivelano più di altri la salute morale di un individuo o di una collettività. Le nevicate di questi giorni sono uno di questi momenti. Ognuno fa quel che sa fare. Un mio vicino passa il tempo a spalare lo spazio vicino al garage per farsi un piccolo giretto in macchina: mezz’ora per spalare, due minuti per raggiungere la meta. Non si vedono ragazzi che giocano a palle di neve: non so altrove ma al mio paese non si usa più. Prima di uscire ho messo in rete un appello per spalare gli alberi. Su facebook molti se la cavano con un mi piace. Magari c’è una grande animazione, ma dalla rete non si segnalano iniziative per togliere la neve dagli alberi o per andare a far compagnia agli anziani soli. L’ossessione principale è quella di liberare la propria macchina. Le scuole quasi ovunque sono chiuse. Sarebbe bello che il primo giorno di riapertura si andasse tutti insieme, alunni e professori a scuotere gli alberi. Nessuno sta morendo di fame, anche se la grande nevicata svela oltre all’inerzia morale di molti, la falotica evoluzione urbanistica dei paesi. I comuni hanno tantissime strade da liberare. In quasi tutti i paesi la maggior parte delle persone ormai vive in case isolate. C’è chi ha buon senso e chi no. Ci sono sindaci che si fanno vedere in giro e altri che hanno chiuso i comuni e vedono la televisione. C’è la provincia che in fatto di neve è sempre piuttosto solerte. Forse la nota più dolente viene dai nostri ragazzi. Non solo non giocano a palle di neve né s’inventano una pista con qualche slittino arrangiato, ma pare che la neve quasi non li riguardi. Non sarebbe male se dessero un segno i forum giovanili, le pro-loco, le tante associazioni che si danno da fare per organizzare le feste estive quando ogni paese vuole darsi l’aria da villaggio turistico. L’Irpinia non è quella, l’Irpinia è adesso. Andatela a cercare nei vicoli. Andate a trovare qualche anziano. Chiedetegli se ha bisogno di frutta, di medicine. Questa nevicata può essere un occasione per rinsaldare il nostro vacillante spirito comunitario. La cosa più semplice e più bella da fare in questi giorni è uscire a piedi, tenere la macchina ferma il più possibile. La nevicata ci illumina sul fatto che a stare fermi non succede nessuna catastrofe, poche sono le azioni umane veramente necessarie. E una delle meno necessarie è il recriminare. Abbiamo visto in televisione persone meno abituate di noi alle neve reclamare con veemenza per fastidi davvero minimi. Anche qui, e non solo nel capoluogo, si segnalano situazioni assurde, come quelli che vanno a buttare le buste d’immondizia sulla neve, pur sapendo che la raccolta è impossibile. Tenetevi i rifiuti in casa, non succede niente. In certi momenti bisogna fare gesti semplici. Chi si è fatto la casa lontano dal centro dovrebbe avere un poco di pazienza. E sono giorni in cui usare molta gentilezza. Non è mai sprecata. Il primo giorno di neve sono finito fuori strada. Mi hanno aiutato degli operai calabresi. la gentilezza degli sconosciuti. Facciamo tutti assieme una bella Irpinia in questi giorni. I nostri amministratori vanno pungolati per ben altre cose. Per la neve ci vuole un fiorire di iniziative individuali. Prendete le pale. Guardatevi attorno, non esiste solo il vialetto davanti alla vostra casa.
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