Una recensione (aggiorno)
Roberto Carvelli “Letti” Voland
Che parte della nostra vita trascorriamo in un letto, dormendo, giocando, facendo l‘amore, affrontando malattie, per non contare tutti quelli che improvvisiamo viaggiando, girando per il mondo, cercando rifugi di fortuna per schiacciare anche un pisolino? Roberto Carvelli scrive un interessante libro per la collana “Piccoli libri” della Voland, raccontando fasi della vita, luoghi e sensazioni proprie di ognuno di noi, ma raccontando anche se stesso, le sue esperienza, le persone con cui si è confrontato. Sono frammenti di vita quindi ma anche riflessioni che ci riportano al lettino della nostra infanzia, a colori, suoni ed odori della nostra stanza dei giochi, oppure al primo letto dell’amore, al primo luogo, l’interno di un’auto, un albergo, al sacco a pelo di un campeggio e via dicendo. Carvelli scrive con arguzia e molta competenza linguistica, mostrando anche bello stile ed ha l’indubbio merito di riuscire nell’intento evocativo che riporta tutti noi, ogni lettore, all’interno della propria sfera privata, vivendo o rivivendo ogni elemento del passato. Forse a volte il suo stile è volutamente più complesso pur senza essere criptico, ma ne esce ugualmente un libro gustoso per l’intelletto e la memoria, sicuramente da apprezzare.
Gianluca Verlezza
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